Testo: Teresa Staiano
Musica: Carmine Ferraioli
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Inno di Nocera
Verrà dalla memoria


Ti chiamavi Campania felice,
generosa di frutti nutrice;
fosti emula fiera di Roma
pagi e ville ti eran corona;
strade e fori con templi e teatri
son vestigia del tempo che fu.

Alfaterna,
terra mite e ferace,
le radici
della pianta del noce
son nutrite da linfa di storia:
il futuro verrà dalla memoria!

Bizantina di poi che romana
fosti culla di fede cristiana;
Prisco pose la Croce nell’Agro
e dell’acqua facesti lavacro;
la Rotonda ti fu Battistero,
traccia insigne del tempo che fu.

Spira dalla Collina del Parco
sulle antiche dimore del Borgo
l’aura austera del vecchio Maniero,
dei conventi e del bel Monastero,
scrigni ricchi di storia e cultura
dei tesori del tempo che fu.

Quante pagine hai scritto, Nocera,
con l’industria manifatturiera;
il lavoro di mani operose
popolava e accresceva le case;
sola s’alza ora una ciminiera,
testimone del tempo che fu.

Chi avrà cura di te nel futuro
non dimenticherà di sicuro
chi per te ha dato tutta la vita
perché fossi legale e pulita,
tutelando giustizia e ragione,
combattendo soprusi e omertà.



 

 

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