Bracigliano
Popolazione: 5300 Territorio comunale: 8,500 Kmq Altezza sul livello del mare: 350 m
Bracigliano è una piccola cittadina dell'alta valle del Sarno, posta al confine tra il salernitano e l'avellinese, che pur non facendo parte ufficialmente dell'Agro Nocerino Sarnese, per la sua posizione geografica spesso ne è inglobata.
Il luogo è facilmente raggiungibile sia dall'A30, uscita di Castel San Giorgio che dall'A3, uscita di Nocera Inferiore.
Il ridente centro sorge in una piccola conca su cui sporge la roccia del Monte Piesco, circondato da colline sparse di boschi e variopinti prati. Le origini di Bracigliano risalgono a tempi assai remoti con la presenza attiva, commerciale e civile di Fenici e Pelasgi, di Etruschi e Sanniti.
È possibile salire le pendici del Monte Ariella con una vegetazione ricca di alberi di ciliegio. Un tempo erano diffusi i “nevrieri” e l’industria della neve pressata era molto attiva. Durante l’inverno, uomini e donne si portavano a Salto in località tuttora chiamata “Nevere” e, raccolta una grande quantità di neve la pressavano in apposite fosse, che poi ricoprivano con foglie e terra. Durante la stagione estiva, le nevi così conservate, segate in blocchi da Kg. 50, venivano vendute ai bar per la confezione dei gelati, alle macellerie e pescherie per la conservazione delle carni e dei pesci, agli ospedali e ai privati. La maggior parte del prodotto, di notte, con i cosiddetti “traini”, veniva poi convogliata nel grande deposito per nevi che nel 1860 il commerciante Alfonso Amato da Bracigliano allestì a Salerno in Via dei Mercanti e da qui smerciata un po' dappertutto. Per questa circostanza il sito fu chiamato Vicolo della Neve, denominazione che tuttora conserva. Allora attigua al deposito esisteva un’osteria; attualmente vi sorge un noto ristorante. Morto nel 1902 Alfonso Amato, questa attività a Salerno fu continuata dal figlio Antonio fino al 1912, quando questi impiantò a Nocera Inferiore una fabbrica di ghiaccio a motore, la prima in Campania, lasciando la gestione del deposito di Salerno a suo figlio Alfonso. L’attività di questo deposito cessò nel 1930, anno in cui Alfonso si trasferì a Nocera Inferiore per gestirvi la fabbrica di ghiaccio, ereditata dal padre Antonio. Con l’invenzione della macchina per la formazione del ghiaccio, l’industria della neve pressata a Bracigliano andò via via scemando, fino a scomparire del tutto verso il 1945.
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