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Il complesso
conventuale, fondato nel sec. XIII per le suore domenicane,
che ancora oggi ospita in clausura, occupa la fetta della
collina del Parco, che guarda verso Pagani. Si conservano
ancora intatte le alte mura che in maniera caratteristica
chiudevano i giardini e gli edifici dell’insula ecclesiastica,
che assumeva la forma di una vera e propria terra murata.
Si accede al complesso da una strada in salita che conserva
l’antico basolato e il portone introduce in un cortile
porticato, che a sinistra presenta il quarto del priore e
sulla destra, la chiesa, mentre di fronte si erge l’alto
edificio che ospita le suore. Della fase medievale si conservano
tracce di decorazione architettonica ad archi intrecciati
sul campanile, il portale della chiesa e vari affreschi. La
chiesa, rifatta dopo il terremoto del 1686 ma che sembra conservare
l’impianto a volte medievale, costituisce uno dei più
significativi insiemi di arte barocca nella piana del Sarno,
come rivela il ben dosato rapporto tra tele solimenesche,
stucchi alle volte e altari marmorei. |