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Il nobile
Mariano è uno dei quattro campani protagonisti della
vittoriosa "Disfida di Barletta", insieme a Ettore
Fieramosca, Ludovico Abenevole da Capua e Marco Corollario
da Napoli.
Mariano Abignente nacque a Sarno nel 1471 da Giacomo e da
una gentildonna di casa Longo dei Signori di Vinchiaturo,
in provincia di Campobasso. Discendente da una nobile famiglia
che vantava un giudice della Gran Corte della Vicaria, Matteo
Abignente che, nel 1295 sotto il Regno di Carlo II d'Angiò,
possedeva alcuni beni feudali. Altre pergamene, conservate
nella Cappella gentilizia della nobile famiglia, testimoniano
i rapporti con Giovanna II (1426) e con Ferrante d'Aragona
(1473). Mariano stesso fu insignito da Ferdinando il Cattolico
di una collana con 13 anelli, a ricordo della vittoriosa impresa,
regalo che poi è stato ripreso nello stemma nobiliare
dai suoi discendenti.
Nel 1882 il Consiglio Comunale di Sarno gli dedicò
una via, e un monumento eseguito in bronzo nel 1886 dall'artista
G.B.Amendola, fu però posto al centro della piazza
dinanzi al Municipio solo nel 1893, su di piedistallo realizzato
da A. Curri. Il prode eroe è raffigurato a figura intera
in un bronzo alto 2,34 metri, è un'opera interessante
che riprende il cavaliere con in mano un'enorme spada e vestito
di una pesante armatura.
La data della morte che si fa risalire al 1521, all'età
di 50 anni, e dopo 19 anni dallo scontro con i 13 francesi.
A ricordo di questo cavaliere vi è anche un elegante
monumento sepolcrale presso la chiesa dei frati di S. Francesco,
nella cappella della Concezione della famiglia Abignente.
Al centro emerge il busto del nobile uomo d'arme a testa nuda
e con la mano destra sollevata mentre una lunga iscrizione,
datata 1675 epoca a cui risale tutta l'opera, è posta
subito sotto.
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