La struttura 
                    originaria è anteriore al 1500 e, a quell'epoca, apparteneva 
                    alla famiglia DESIDERIO, che ne ebbe la proprietà fino 
                    agli inizi del 1600.
                    Nel 1605, infatti, Gio. Francesco Ferrajoli, figlio del notaio 
                    Giacomo, sposò Caterina Desiderio, figlia di Fabrizio, 
                    che portò in dote una parte del palazzo. Le altre quote 
                    furono rilevate da Gio.Francesco per acquisto fattone dai 
                    cognati.
                    
Da quel momento l'edificio diventò la residenza 
                      ed il simbolo di una delle famiglie più prestigiose 
                      di S.Egidio, le cui origini si ritrovano in atti della Città 
                      di Amalfi e di Ravello, sin dal 1162.
                      Essa, nel corso di 400 anni, ha dato 5 Sindaci Universali 
                      alla Città di Nocera, 23 Sindaci a S.Egidio e 5 Rettori 
                      all'Abazia, oltre a 9 notai, 4 avvocati e 3 ingegneri.
                    Ad ulteriore dimostrazione della influenza che i Ferrajoli 
                      hanno esercitato sulla comunità, va notato che ebbero 
                      il diritto di patronato su ben tre altari all’interno 
                      dell’Abazia: quello del SS Rosario, quello di S.Giuseppe 
                      e quello di S.Antonio e S.Giacomo.
                    All’interno dell’artistica corte è ancora 
                      visibile una stele funeraria del periodo adrianeo, trovata 
                      in una dei giardini circostanti di proprietà della 
                      famiglia.
                      Su di essa viene ricordata la prematura morte di una giovane 
                      donna, POMPONIAE TYCHE, figlia o moglie di un tal VOLCIUS 
                      “NUCERINUS”.