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Progetto Icaro 2007 - Iti "G.Marconi", Nocera Inferiore, Salerno

 

La Storia - Sant'Egidio del monte Albino

Le prime testimonianze archeologiche di insediamenti umani nell’area risalgono al II sec. a.C., mentre altri rinvenimenti, datati I e III sec. d.C., confermano che il centro, noto nel Medioevo con il nome di Petruro, continuò a essere abitato anche in seguito. In epoca pre-romana la cittadina era governata dalla città di Nuceria Alfaterna, capitale della confederazione sannitica, di cui facevano parte Pompei, Stabia ed Ercolano. Quando nel 216 a.C. Annibale distrusse Nocera, i profughi crearono insediamenti sparsi in tutto il territorio tra cui quello che, in seguito, prese il nome di Sant’Egidio.
Nel 1113 il principe longobardo Giordano di Capua fece dono del monastero benedettino di Sant’Egidio all’abate del monastero di San Trifone di Ravello (donazione poi confermata da Federico II di Svevia con altro atto del 1231).
Dalla metà del 1400 agli inizi del 1800, Sant’Egidio fu una delle Università (nome con cui ci si riferiva ai comuni al tempo) della Civitas Nuceriae, una confederazione politico-amministrativa che ricalcava lo schema dell’antica confederazione sannitica e che rappresentò, per i principi democratici in uso e per l’autonomia gestionale del territorio, un esempio più unico che raro nell’Italia feudale di quel tempo. Sant’Egidio fu costituito in comune autonomo dopo il 1806. Infine, nel 1865, con la nascita dello Stato unitario italiano, il consiglio comunale adottò per il paese il nome attuale di Sant’Egidio Monte Albino.
È diventato indipendente da Angri nel 1946.

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