La storia di San Marzano sul Sarno 
            A partire dalla prima metà 
              del 1500, pur essendo, secondo le leggi ed il costume dell'epoca, 
              un feudo, concesso dai Re di Napoli a famiglie nobili della Corte 
              (come i Filangieri, in epoca sveva, o gli Albertini, in epoca borbonica), 
              il villaggio di San Marzano assunse la connotazione di comunità 
              auto-amministrata o, come si diceva a quel tempo, di Università, 
              retta da un Sindaco e da tre Eletti, che venivano nominati da un'assemblea 
              popolare, detta Parlamento, che si riuniva, annualmente, alla fine 
              di agosto, nel supportico della Chiesa di San Biagio. 
              Questo tipo di ordinamento politico-amministrativo durò circa 
              tre secoli e, cioè, fino alla conquista del Regno di Napoli 
              da parte dei francesi, quando furono aboliti i feudi e gli antichi 
              regimenti municipali. 
              Fu così che, in analogia alla riforma dello Stato voluta 
              in Francia da Napoleone, le antiche Università, in esecuzione 
              della Legge 18 ottobre 1806 n.211 di Giuseppe Bonaparte, Re di Napoli, 
              diventarono Comuni. 
              Nato il Comune di San Marzano, bisognò poi attendere 56 anni, 
              prima che esso assumesse la denominazione attuale di San Marzano 
              sul Sarno, cosa che avvenne con Regio Decreto 23 ottobre 1862 n.935 
              di Vittorio Emanuele II, Re d'Italia. 
             
            
              
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