Dal testo della canzone di Michael Jackson (reading and listening) alla creazione di un murales e di un videoclip.
PRIMA FASE: Il gruppo classe è stato
invitato a scegliere una serie di canzoni in inglese, per loro significative.
Tra di esse ne è stata individuata una in particolare: “Heal the world”
di Michael Jackson.
Si è lavorato sul testo partendo dall’ascolto (listening), si è poi passati alla lettura (reading), concentrando l’attenzione sulla pronounciation, gli accenti, le pause e le rime. Successivamente i ragazzi sono stati guidati alla scoperta del senso della canzone e dei principali temi in essa contenuti. Attraverso il gioco, il divertimento, la creatività si è arrivati alla trattazione della canzone come un testo letterario o tecnico, evidenziandone “en passant”, anche le grammar rules (could, comparative, will) presenti.
Si è lavorato sul testo partendo dall’ascolto (listening), si è poi passati alla lettura (reading), concentrando l’attenzione sulla pronounciation, gli accenti, le pause e le rime. Successivamente i ragazzi sono stati guidati alla scoperta del senso della canzone e dei principali temi in essa contenuti. Attraverso il gioco, il divertimento, la creatività si è arrivati alla trattazione della canzone come un testo letterario o tecnico, evidenziandone “en passant”, anche le grammar rules (could, comparative, will) presenti.
SECONDA FASE: La seconda fase dell’attività è stata quella propriamente creativa.
Attraverso lavori di gruppo, i ragazzi hanno “riprodotto”, con il loro linguaggio, il messaggio della canzone, hanno disegnato un cartellone (stile murales colorato con bombolette spray) e realizzato un video-clip che ha personalizzato la canzone, con scene che li hanno visti protagonisti attivi.“La realtà calata nella realtà”: scene di vita concreta, esperienze di vita effettivamente vissute dall’insegnante ( in Israele, Palestina, Madagascar), che ha procurato loro materiale “attivo”, trasmesso e manipolato, fatto proprio dai ragazzi, che lo hanno trasformato secondo il loro pensiero, visto con i loro occhi, prodotto attraverso le loro “abilità”.
Attraverso lavori di gruppo, i ragazzi hanno “riprodotto”, con il loro linguaggio, il messaggio della canzone, hanno disegnato un cartellone (stile murales colorato con bombolette spray) e realizzato un video-clip che ha personalizzato la canzone, con scene che li hanno visti protagonisti attivi.“La realtà calata nella realtà”: scene di vita concreta, esperienze di vita effettivamente vissute dall’insegnante ( in Israele, Palestina, Madagascar), che ha procurato loro materiale “attivo”, trasmesso e manipolato, fatto proprio dai ragazzi, che lo hanno trasformato secondo il loro pensiero, visto con i loro occhi, prodotto attraverso le loro “abilità”.