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Giuseppe Garibaldi: il mito e l’antimito

La missione Garibaldina, però, non poteva fallire come quella dei fratelli Bandiera e di Pisacane, bisogna, quindi, già fomentare il popolo alla rivolta e agenti cavouriani, con fratelli massoni e mafia iniziarono a dar fuoco a delle rivolte <<spontanee>> in Sicilia; soprattutto Inglesi, Piemontesi e Garibaldini avevano trovato nella mafia il loro principale alleato. Intanto Garibaldi era nervoso e ancora indeciso sul da farsi, perchè avrebbe voluto prima restituire Nizza, sua terra natia, all’Italia. Poi il generale ritornò sui suoi passi , come tutti ben sappiamo, partì alla conquista del regno delle due Sicilie. La sua spedizione fu, quindi, sollecitata essenzialmente dalla massoneria e dalla Monarchia Inglese che svolse anche azioni di protezione in favore dell’esercito Garibaldino. Il generale non dimenticherà di ringraziare l’Inghilterra, come ringraziò la massoneria per l’aiuto da Marsala al Volturno, durante una sua visita nel 1864 pronuncerà testuali parole: <<Senza l’aiuto di Palmerston, Napoli sarebbe ancora Borbonica, senza l’ammiraglio Mundy, non avrei potuto giammai passare lo Stretto di Messina%gt;>, perché fu proprio l’ammiraglio Mundy a proteggere lo sbarco dei Mille a Marsala e il passaggio dello Stretto di Messina. In conclusione, la domanda sorge spontanea: Garibaldi è stato veramente “il Padre dell’Italia” o solo la pedina di un gioco più grande di lui che ha coinvolto massoneria, Governo inglese e in parte quello Italiano? A voi le conclusioni.


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