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![]() Le società segrete erano libere associazioni di individui che perseguivano uno scopo comune: la lotta politica, che era vietata o sottoposta a gravi limitazioni in quasi tutta Europa. Pertanto fecero della clandestinità la condizione necessaria e permanente per il raggiungimento del loro fine. In genere l’aspetto della segretezza riguardava i componenti dell’associazione, la struttura organizzativa, le sedi e gli obiettivi. |
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Sul modello della Massoneria fu organizzata la Carboneria, essa si presentò in Italia e in Spagna, e fu la più nota e importante tra le società segrete operanti in questo periodo. In Italia ebbe luogo nel regno di Napoli, intorno al 1810, i membri che ne facevano parte erano soprattutto ufficiali, aristocratici, intellettuali e membri dell'alta borghesia, venivano appunto chiamati "carbonari". Come nella Massoneria, anche qui nella Carboneria bisognava avere la massima segretezza su tutto ciò che si progettava o si osava discutere. Tre erano i gradi degli affiliatii: apprendista, maestro e gran maestro. Nel primo grado si professavano genericamente alcuni principi umanitari, impostati sulla morale e sulla religione tradizionale. Nel secondo si parlava di costituzione, d'indipendenza e di libertà. Nel terzo si proclamava l'aspirazione a creare una repubblica ed un regime di eguaglianza sociale. Aderirono alla setta, in maniera esplicita o implicita, famosi personaggi dell'Italia risorgimentale: Silvio Pellico, Antonio Panizzi e Giuseppe Mazzini. L'iniziazione alla Carboneria avveniva con riti che avevano del simbolico, del misterioso e insieme del pauroso. All'iniziato erano bendati gli occhi; quindi lo si portava dentro le varie stanze e a un tratto, lo si fermava, gli si faceva udire una voce che gli diceva: " Questo è un cieco che ama la luce".Un'altra voce rispondeva: " La potrà vedere: che cosa brama da noi? " E l'iniziato doveva dire: " L'indipendenza d'Italia ". ![]() |
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